- la natura del bisogno;
- l’intensità, definita con l’individuazione di un coefficiente;
- la complessità in funzione del case mix e dell’impegno delle figure professionali coinvolte nel PAI;
- la durata media in relazione alle fasi temporali: intensiva, estensiva e di lungo assistenza, e le fasce orarie di operatività;
- il tipo di prestazioni domiciliari per profilo professionale.
Il Case Manager ADI
Tra le figure professionali - messe a disposizione dalla Società - erogatrici del Servizio ADI l’UVM individua un responsabile del caso (case manager) che, in collaborazione con il MMG/PLS, orienta e coordina gli interventi in base a quanto definito nel PAI, compresa l’assistenza protesica e farmaceutica. E’ colui che ha in mano la verifica della fase operativa della Cura domiciliare integrata, relativamente a: chi ha fatto, che cosa, con quale frequenza, in che modo, in che tempi, etc. Rappresenta il primo riferimento organizzativo per l’assistito, la sua famiglia e gli operatori dell'équipe assistenziale. Tutela l’assistito ed è garante del raggiungimento delle finalità assistenziali, della comunicazione tra i membri dell'équipe e del raccordo funzionale tra le prestazioni erogate.
Può essere una figura sanitaria o sociale. Allo scopo di fornire ogni utile elemento di valutazione per il caso, partecipa alle sedute dell’UVM per la verifica e l’eventuale revisione del PAI.
Il Referente Familiare (Care Giver)
Il care giver è colui che si prende cura per più tempo dell’assistito, stando più frequentemente in “contatto” con lui. E’ in genere un familiare o comunque un convivente dell’assistito; può essere anche un amico, un vicino di casa o un volontario.
L’ UVM individua precocemente la persona che svolge questo ruolo e ne valuta capacità, competenze ed esigenze di supporto, in quanto costituisce risorsa operativa preziosa contribuendo alla realizzazione del PAI.