Per esercitare la propria attività sanitaria, sociale, assistenziale, ogni soggetto privato deve avere un’autorizzazione obbligatoria che garantisca il possesso degli standard minimi. Se poi desidera lavorare per conto e a carico del Sistema Socio Sanitario Nazionale, deve dimostrare di essere in possesso di ulteriori standard qualitativi ed essere quindi anche accreditato.
La qualificazione dell’ADI è un presupposto indispensabile per assicurare ad un paziente fragile, anziano, multi problematico o terminale cure efficaci al proprio domicilio.
Sorgente srl, insieme agli standard di qualità richiesti ai fini dell’accreditamento dalla normativa vigente, adotta e s’impegna ad attuare nel periodo di vigenza della Carta dei Servizi ADI i fattori, criteri e indicatori di qualità del servizio presentati in modo sintetico nelle pagine seguenti.
I criteri di qualità adottati e descritti sono riferiti alle funzioni assistenziali individuate in base all’elenco di funzioni previste dal manuale per l’accreditamento dell’assistenza domiciliare 1997-1998 della Joint Commission on Accreditation of Health Care Organizations (JCAHO).
Fattore | Criterio | Indicatore |
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Organizzazione dell’accoglienza della richiesta | Attivazione di un centro unico di riferimento (centrale operativa) con eventuali sportelli decentrati, facilmente accessibili, anche telefonicamente, per la ricezione delle richieste di attivazione del servizio e per favorire i contatti con l’utenza, la rete dei servizi e i M.M.G. | n. giorni e ore/settimana di apertura all’utenza della segreteria organizzativa. |
Organizzazione della valutazione | Adozione della metodologia della valutazione multidimensionale per definire i bisogni del paziente, il conseguente piano di cura e le successive rivalutazioni | Équipe di valutazione della Centrale Operativa |
L’U.V.M. deve essere costituita da figure professionali che garantiscono in funzione della tipologia del caso valutato la diversificazione delle competenze: MMG, infermiere, terapista della riabilitazione, assistente sociale, medico specialista (geriatra- fisiatra- palliativista) | Tipologia delle figure professionali che compongono l’equipe valutativa, funzione della Centrale perativa | |
L’organizzazione destina una quantità di tempo adeguato per l’adempimento dei processi valutativi e di pianificazione degli interventi | Ore dedicate / mese | |
Accoglienza delle richieste e presa in carico | Le modalità di accesso al servizio sono chiaramente definite e pubblicizzate attraverso apposito materiale informativo che descrive la tipologia dell’utenza, le modalità di accesso, le strutture della rete, le prestazioni offerte, gli eventuali oneri | Formalizzazione delle modalità di accoglienza delle richieste. Esistenza e diffusione di materiale informativo. |
Viene garantita la presenza di personale adeguato all’effettuazione dell’accoglienza: amministrativo, medico, infermiere, assistente sociale | Figure professionali dedicate | |
Tempestività della valutazione | L’UVM procede tempestivamente alla valutazione e alla definizione del piano assistenziale | Termine entro il quale si procede ad una valutazione preliminare |
Tempestività di attivazione delle cure | L’organizzazione assicura l’attivazione delle cure domiciliari entro tempi definiti ed adeguati alle esigenze dell’assistito, concordando il piano con il suo M.M.G. | Tempo massimo entro il quale deve essere attivato il piano delle cure domiciliari dal giorno della segnalazione |
Consenso del paziente e/o familiare alle cure domiciliari | L’organizzazione prevede l’acquisizione del consenso informato da parte del paziente o familiare all’effettuazione delle cure e al trattamento dei dati sensibili | Registrazione in cartella del consenso alle cure e formalizzazione del consenso al trattamento dei dati sensibili |
Attuazione della valutazione multidimensionale | Dopo la valutazione preliminare ciascun paziente viene valutato secondo una metodologia globale e multidisciplinare | Utilizzo degli strumenti di valutazione per la dimensione clinica, funzionale e sociale |
Pianificazione dell’assistenza | Per ogni paziente preso in carico viene steso un piano di cura concordato con il M.M.G e con evidenziati: natura dei problemi, obiettivi di cura, modalità di realizzazione (prestazioni, operatori, tempi, metodi di lavoro), indirizzi terapeutici, ausili e presidi necessari, case manager, care giver, follow up | %le dei piani assistenziali che rispondono ai criteri definiti |
Per ogni paziente preso in carico viene individuato un operatore di riferimento (tutor) con funzioni di supporto anche per il M.M.G. | Ciascun paziente ha un operatore di riferimento | |
Verifica e follow up | Ogni paziente secondo la periodicità indicata dal piano, o in caso di evento intercorrente, viene rivalutato | Rivalutazione adottando gli strumenti coerenti con la valutazione di ingresso o le necessità intercorrenti |
Sistema informativo | Per ogni paziente viene compilata una cartella multidimensionale che raccoglie informazioni relative agli strumenti di valutazione adottati, il piano di cura adottato, il diario clinico-assistenziale, le problematiche psicologiche e sociali, i presidi ed ausili consegnati, l’eventuale telemonitoraggio | %le di pazienti con cartella completa secondo i criteri definiti |
Integrazione con il M.M.G | L’organizzazione promuove l’integrazione con il M.M.G | Applicazione di un protocollo condiviso e sottoscritto con gli organismi aziendali preposti |
I pazienti vengono presi in carico a seguito di richiesta o di consenso formalizzato del loro M.M.G. Le segnalazioni provenienti da soggetti diversi dal M.M.G vengono ricondotte allo stesso. Con il M.M.G. si concorda la consulenza continuativa del medico specialista od il passaggio in cura in caso di indisponibilità del M.M.G. titolare della scelta | % di casi presi in carico con richiesta o consenso formalizzato del MMG | |
Integrazione con le strutture ospedaliere | L’organizzazione promuove l’integrazione con i presidi ospedalieri di riferimento attraverso: - protocollo sulle dimissioni protette ed i ricoveri programmati sottoscritto e condiviso con i presidi del territorio di riferimento; - protocolli per il monitoraggio attraverso la telemedicina per i pazienti critici; - procedure concordate per la diagnostica di laboratorio e strumentale | Applicazione di protocolli formalizzati su dimissioni protette, telemedicina, diagnostica di laboratorio e strumentale |
Integrazione con le strutture residenziali | L’organizzazione, d’intesa con il M.M.G., promuove l’integrazione con le strutture residenziale ( Rsa- Idr – Hospice) | Applicazione di un protocollo condiviso e sottoscritto con le strutture operanti nel territorio di riferimento |
Integrazione con i SAD comunali | L’organizzazione d’intesa con il M.M.G. promuove l’integrazione con i Servizi Sociali dei Comuni di riferimento | Applicazione di un protocollo sottoscritto tra Asl e Conferenza provinciale dei Sindaci |
Coordinamento del Servizio | L’organizzazione dispone di una Direzione Sanitaria | Presenza di un dirigente medico a cui è attribuita la responsabilità del servizio |
L’organizzazione dispone di un coordinamento infermieristico | Presenza di un infermiere a cui sono attribuite le funzioni direttive | |
L’organizzazione dispone di un coordinamento dei terapisti della riabilitazione | Presenza di un terapista a cui sono attribuite le funzioni direttive | |
L’organizzazione dispone di personale di coordinamento per i servizi socio-assistenziali | Presenza di un Assistente Sociale a cui sono attribuite le funzioni direttive | |
Dotazione organica | L’organizzazione dispone di personale numericamente adeguato e di accertata competenza professionale con funzioni di line | Presenza delle figure professionali di seguito elencate: Infermiere, Fisioterapista, Logopedista, Dietista, Assistente Sociale, Geriatra, Fisiatra, Palliativista, Psicologo, Amministrativo (n. operatori) |
Disponibilità di Specialisti consulenti (pneumologo, nutrizionista, chirurgo generale, chirurgo vascolare, cardiologo) | Esistenza di apposite convenzioni per le consulenze indicate | |
Dotazione organica Cure Palliative | L’organizzazione dispone di una équipe esclusivamente dedicata alle cure palliative formata per le cure dei malati inguaribili a breve aspettativa di vita | Presenza di una équipe medica ed infermieristica dedicata |
Collegamento tra paziente in carico e Centrale operativa | L’organizzazione garantisce all’utente in carico un facile accesso telefonico alla centrale operativa e/o alla reperibilità infermieristica | Orario di accessibilità telefonica e presenza di pronta disponibilità |
Copertura assistenziale | L’organizzazione prevede una tutela sanitaria del Medico di Medicina generale adeguata a garantire continuità assistenziale circadiana al paziente durante tutto il percorso di cura | Effettiva disponibilità dei MMG o dei Medici continuità assistenziale |
L’organizzazione prevede la presenza in servizio degli infermieri in orari adeguati a soddisfare i bisogni dei pazienti | Fasce orarie di erogazione delle cure | |
L’organizzazione prevede la presenza in servizio dei terapisti, logopedista, dietista, assistente sociale, fisiatra geriatra, psicologo e altri specialisti convenzionati in orari adeguati a soddisfare i bisogni dei pazienti | Fasce orarie di erogazione delle cure | |
L’organizzazione prevede la presenza in servizio dei medici palliativisti in orari adeguati a soddisfare i bisogni dei pazienti | Fasce orarie di erogazione delle cure per tutti i pazienti, per i pazienti con consulenza continuativa e con passaggio in cura | |
Risorse strumentali | L’organizzazione dispone di sedi adeguate per l’accesso dell’utenza e per gli operatori del servizio: area di reception, ambulatorio, locali per colloqui, riunioni di équipe, studi professionali, deposito materiali, aula didattica, spazio per archivi, spogliatoi, collegamenti intranet ed internet, cassaforte per stupefacenti, collegamenti telefonici e telefax, fotocopiatore, spogliatoi | Disponibilità di una struttura adeguata |
L’organizzazione dispone di autovetture per gli operatori | Disponibilità di un parco auto | |
L’organizzazione dispone di un adeguato equipaggiamento per gli operatori: divise invernali ed estive, calzature, borse per materiale sanitario, borse per trasporto di materiale biologico, marsupi per il personale di line | Disponibilità dei materiali indicati | |
L’organizzazione ha dotato gli operatori di un cartellino di riconoscimento e di pass per l’accesso e la sosta in aree soggette a limitazioni | Esistenza dei documenti di riconoscimento e dei pass autorizzati dalle autorità competenti | |
L’organizzazione mette a disposizione degli operatori apparecchiature elettromedicali, strumentazione medica e chirurgica, ausili e presidi medico-chirurgici-farmaceutici e protesici adeguati alla tipologia degli interventi previsti | Disponibilità di strumentazione adeguata alla tipologia delle prestazioni da erogare, certificata e conforme alle norme di sicurezza | |
L’organizzazione ha adottato le procedure di carico e scarico dei materiali e delle attrezzature nel rispetto delle norme di legge e con controllo delle scadenze per i materiali deperibili | Esistenza di procedure codificate | |
L’organizzazione ha attivato service per la consegna ed il ritiro di materiale a consumo ripetuto ausili, presidi farmaceutici e protesici e per l’assistenza continuativa dei pazienti in ventilo-ossigeno terapia a lungo termine, nutriti artificialmente | Esistenza di specifici contratti | |
L’organizzazione ha adottato procedure per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti speciali | Esistenza di specifiche procedure | |
L’organizzazione ha adottato procedure per la gestione dei farmaci stupefacenti per la terapia antalgica domiciliare | Adozione protocollo aggiornato alla normativa specifica | |
L’organizzazione dispone di un sistema informativo atto a monitorare le attività del servizio e per rilevare in modo uniforme gli indicatori di attività e di risultato previsti dal controllo di gestione ed assicurare i debiti informativi interni ed esterni | Adozione del listino prodotti e di un protocollo per la gestione dei flussi informativi registrati in cartella o su apposita modulistica che costituisce il sistema di reporting | |
L’organizzazione adotta un sistema di indicatori per la verifica periodica della propria performance | Esistenza di un sistema di indicatori con definizioni esplicite delle modalità di rilevazione | |
L’organizzazione dispone di un sistema informativo per la rilevazione omogenea delle informazioni | Esistenza di un manuale contenente le definizioni operative accessibili agli operatori per le voci relative agli indicatori | |
L’organizzazione dispone di un sistema informatizzato che consenta l’elaborazione di reports periodici | Esistenza di un sistema informatizzato che garantisca un rapido accesso ai dati per elaborazioni statistiche a fini gestionali ed epidemiologici | |
Qualità delle procedure | L’organizzazione utilizza protocolli tecnico-operativi e professionali multidisciplinari o specifici per la loro professionalità con particolare riferimento a quelli basati su evidenze scientifiche di efficacia (Ventilazione meccanica, Ulcere da decubito o vascolari, Cateterismo a circuito chiuso, Rieducazione neuromotoria, Nutrizione artificiale, Monitoraggio e controllo dei sintomi nel paziente terminale …) | Adozione di protocolli tecnico-operativi e professionali |
Educazione sanitaria del paziente e della famiglia | L’organizzazione adotta un piano per offrire interventi coordinati di educazione sanitaria al paziente ed ai suoi familiari | Esistenza di un piano per l’educazione sanitaria |
Garanzie di sicurezza | L’organizzazione adotta le normative di sicurezza vigenti per la salvaguardia degli utenti del servizio | Gli operatori dispongono di protocolli operativi specifici per la protezione e la salvaguardia degli assistiti |
L’organizzazione adotta le normative di sicurezza vigenti per la salvaguardia degli addetti del servizio | Gli operatori dispongono di protocolli operativi specifici di prevenzione e protezione | |
Formazione del personale | L’organizzazione pianifica annualmente la formazione degli operatori | Esistenza del piano di formazione |
L’organizzazione prevede tempi adeguati per l’inserimento nel servizio di nuovi operatori | Adozione di un programma individuale di inserimento | |
Sostegno psicologico del personale addetto | L’organizzazione mette a disposizione personale qualificato per un supporto psicologico agli operatori attraverso riunioni plenarie, professionali e disponibilità per colloqui individuali | Adozione di un programma per il sostegno psicologico agli Operatori |
Integrazione operatori della rete dei servizi | L’organizzazione pianifica periodici confronti con gli operatori del servizio: riunioni plenarie e di équipe territoriali mono e pluriprofessionali, tecniche ed organizzative gestionali | Esistenza di un programma degli incontri con cadenze diversificate |
Il personale di coordinamento, le équipe valutative ed il singolo operatore effettuano, in relazione alla tipologia e complessità dei casi trattati, periodici confronti con altri soggetti coinvolti nell’assistenza | Esistenza di procedure esplicite per l’integrazione tra le figure professionali nella gestione dei casi | |
L’organizzazione prevede la collaborazione con il MMG o il curante individuato dall’assistito se diverso da questi | Esistenza di una procedura esplicita per le relazioni con il medico curante | |
L’organizzazione assicura l’integrazione con i servizi di continuità assistenziale e di urgenza - emergenza | Esistenza di un protocollo di integrazione tra cure domiciliari e servizio di continuità assistenziale e 118 | |
L’organizzazione promuove accordi di collaborazione con le organizzazione del terzo settore ed il volontariato operanti nel settore della disabilità, degli anziani e dei malati di cancro | Esistenza di accordi formalizzati- convenzione per la collaborazione con le organizzazioni di volontariato | |
Tutela dei diritti del cittadino | L’organizzazione promuove la tutela dei diritti del paziente, la personalizzazione e l’umanizzazione dell’assistenza | Esistenza di una carta dei servizi con una sezione specifica riguardante gli aspetti etici |
Garanzia della qualità | L’organizzazione promuove una esplicita politica della qualità per il miglioramento continuo della struttura, dei procedimenti e dei risultati del servizio | Esistenza di un piano dei controlli per monitorare e verificare la qualità con indicazione della periodicità dei controlli, il campione da analizzare, gli strumenti di rilevazione e gli operatori coinvolti |
Controllo di Gestione | L’organizzazione adotta un programma di controllo di gestione relativamente ad ogni tipologia, per profili di cura e per operatore con elaborazione di dati riferiti almeno a: Caratteristica dell’utenza, Durata dei trattamenti, Volume delle attività erogate, Ore lavorate a domicilio, Ore impiegate per trasferimenti, Tempo logistico, Durata accessi, Periodo di coperture, Giornate effettive di trattamento, Consumo beni farmaceutici ed economali, Costi prestazione, Costi accesso, Costi per profilo di cura | Esistenza di una procedura informatizzata per controllo di gestione |
Continuità delle cure domiciliari | Le cure domiciliari hanno un forte impatto nel ridurre i ricoveri ospedalieri impropri e/o il ricorso al pronto soccorso ospedaliero | |
L’esito delle cure in termini di impatto sulla salute, l’autosufficienza, le condizioni psicologiche e la soddisfazione dell’assistito e del care giver dipendono dalla continuità della presenza e dalla frequenza degli accessi | ||
La qualità della relazione e dell’informazione migliorano il benessere psicologico degli utenti e dei care giver | %le di pazienti nei quali è rispettato il tempo standard per accesso | |
Le dimissioni protette riducono la durata delle degenze | %le di pazienti presi in carico attraverso il percorso delle dimissioni protette e dimessi dall’Ospedale nei 7 giorni precedenti | |
Le cure palliative permettono ai malati di essere curati a casa fino alla morte con ciò rispettando la scelta del luogo di cura, laddove la copertura assistenziale sia garantita nell’arco delle 24 ore | %le di pazienti deceduti a casa | |
Integrazione con il m.m.g. | Una buona integrazione con il medico di medicina generale migliora i risultati perché consente di erogare prestazioni coordinate e appropriate e consente di intervenire su situazioni meno compromesse. La condivisione degli obiettivi e delle prestazioni migliora il clima e la relazione con la famiglia. | %le di mmg che utilizzano il servizio %le di pazienti inviati dal mmg %le di pazienti per i quali è stato effettuato entro 8 giorni dall’attivazione il colloquio con il MMG e concordato il piano di cura |
Tempestività | Il servizio deve garantire risposte tempestive al fine di sostenere la scelta delle cure domiciliari da parte del paziente | % le di pazienti che hanno ricevuto la prima visita entro 48 ore (CP/ Critici) e 72 ore (altri) dalla richiesta |
Partecipazione e sostegno della famiglia | Il coinvolgimento attivo della famiglia migliora l’efficacia delle cure | %le di pazienti per i quali è stato effettuato il colloquio preliminare con i familiari |
Le cure palliative devono garantire il supporto al lutto | %le di famiglie che hanno ricevuto la visita di un membro dell’équipe il giorno della morte (o nei giorni successivi) del congiunto | |
Percezione della salute e della qualità della vita | L’attenzione alla qualità di vita e alla salute percepita dai pazienti è elemento di qualità del servizio in quanto consente di porre l’attenzione su problemi soggettivi che possono sfuggire alla diagnosi oggettiva. Inoltre ogni variazione positiva è indice di efficacia dell’assistenza | %le di pazienti in cui si è verificata una variazione positiva attraverso uno specifico questionario che esplora i sintomi, il ritmo sonno veglia, il benessere psicologico, la soddisfazione delle attese personali, la socializzazione |
Qualità delle cure | Le cure palliative si propongono di fornire una risposta ai bisogni fisici, psicologici, sociali e spirituali dei malati | %le di pazienti per i quali è stato evidenziato un miglioramento della qualità della vita attraverso idoneo strumento di valutazione. %le di pazienti per i quali è stato documentato un appropriato livello della qualità delle cure attraverso idoneo strumento di valutazione |
Appropriatezza del periodo di presa in carico ed intensità assistenziale | Il periodo di presa in carico deve essere coerente con gli obiettivi del piano di cura tenuto conto delle condizioni funzionali del paziente, della cronicità della patologia e dell’aspettativa di vita | %le di pazienti con durata dell’assistenza compresa tra: 0 e 5 giorni / 6- 20 giorni / 21-90 giorni/ 91-180 giorni / >= 181 giorni Intensità assistenziale poer profilo / tipologia assistenziale con determinazione del C.I.A. = gg. effettive/ gg periodo di cura |
Consapevolezza | La maggiore consapevolezza da parte del malato terminale della diagnosi e della prognosi lo rende in grado di scegliere meglio le diverse opzioni terapeutiche | %le di malati di ciascuna delle 5 classi relative allo strumento che esplora la consapevolezza di diagnosi e prognosi |
Soddisfazione del paziente e della famiglia | La soddisfazione del paziente e della famiglia per il servizio ricevuto è un elemento di qualità in quanto consente di valutare se il servizio ha risposto adeguatamente ai suoi bisogni | %le di risposte con giudizio positivo al questionario di valutazione |
Ottimizzazione delle risorse | Il migliore utilizzo possibile delle risorse umane nell’erogazione dell’assistenza è elemento di qualità in quanto riduce gli sprechi e valorizza gli operatori | Carichi di lavoro, tempi di accesso |
Grado di fidelizzazione | L’organizzazione è valutata anche in relazione alla capacità di attrazione nel proprio ambito di riferimento | %le ultrasessantacinquenni/ ultrasettantacinquenni e di deceduti per cancro assistiti nel proprio ambito di riferimento |
La stabilità ed il grado di motivazione degli Operatori favorisce la continuità e la qualità delle cure in termini professionali e relazionali | %le turnover degli Operatori |